Quella che doveva andare in paradiso.
Poi s'è persa in qualche limbo tra cielo e terra, un limbo triste e oscuro e senza speranza chiamato "urna elettorale".
Il grande papà PCI si era sgretolato come un castello di sabbia tra le dita di bambini inesperti e stanchi di giocare. La grande mamma CGIL si era abbandonata ad una triste lascivia con i padroni che tanto lei e l'antico marito avevano professato di odiare.
I figli,allo sbando, persero il senso dei legami che li rendevano uniti,una famiglia. Una classe.
E così oggi l'operaio polentone schifa quello terrone,ed entrambi schifano lo zingaro,che schifa il negro che schifa il musogiallo.
E i padroni? Mangiano. E ridono.
Chiudete tutte le fabbriche che volete.
Non è il posto di lavoro che va salvato. E' il LAVORO,quello che "se tocchi lui tocchi noi tutti",che va salvato.
In mezzo ci sono tanti altri problemi. C'è l'ennesima crisi e c'è un esercito di forza lavoro di riserva che attende solo che venga il suo turno.
Ma da qualche parte si deve pur ripartire. Piccoli passi. Grandi sconfitte e piccole,minuscole risicate vittorie. Perché il paradiso può ancora aspettare. Quello che serve,è ritrovare una coscienza perduta.
Soundtrack: "Sesto San Giovanni" - The Gang
Non posso che dirti BRAVA. Hai ventuno anni am sei molto più intelligente rispetto a persone che ne hanno molti di più. complimenti.
RispondiEliminaè scritto davvero bene
RispondiEliminagrazie a entrambi
RispondiEliminain realtà questo post può definirsi la sintesi di una discussione di qualche giorno fa tra me ed un mio amico. lui ne sa,io sono ancora una pischella..