"That's the whole trouble. You can't ever find a place that's nice and peaceful, because there isn't any. You may think there is, but once you get there, when you're not looking, somebody'll sneak up and write "Fuck you" right under your nose."
J.D. Salinger

martedì 10 agosto 2010

Born to Lose

Corsi e ricorsi storici. Sensazioni di de-ja vu che ti risalgono dalle budella e non ti lasciano più.
E così mi trovo con forse il mio più caro amico (ho difficoltà a fare le graduatorie di preferenza), fuori la stazione a chiaccherare delle nostre vite,fumando un numero sconsiderato di Winston blu. Argomento un pò vasto sembrerebbe. Alla fine sono sempre i soliti pipponi,con la differenza che adesso si presentano conditi da una maledetta urgenza data dall'approssimarsi (più o meno) della fantomatica laurea. E ti ritrovi a fare bilanci strani,che diresti a 21 anni quali somme dovrei tirare,a parte che sono ufficialmente una sfigata senza arte nè parte e con la tremenda sensazione di aver già vissuto i momenti più belli della mia porca vita?
Benvenuti nel club dei perdenti.
Otto mesi fa io e questo stesso amico eravamo in stazione Tiburtina,alle ore una di notte,in attesa di prendere un treno per Milano,e da lì rispettivamente un aereo per la Finlandia (io) e uno per la Spagna (lui). Quante seghe mentali anche quella sera. E quante sigarette. L'università che pare offrirci soltanto un futuro da disoccupati, le amicizie di un tempo che piano piano,data la nostra vita di "fuorisede/vagabondi", si fanno sempre più distanti, i nostri deboli cuoricini che battono per le persone sbagliate. Otto mesi,abbiamo cambiato stazione,i nostri culi (ho aspettato troppo per dirlo?) buttati su un marciapiede diverso, le urgenze reali aumentate. Qualche idea in più. Soprattutto quella di emigrare. Eppure,sempre lo stesso giramento di rotelle. In tutti i sensi. È come se i nostri neuroni si rifiutino di provare a girare in maniera differente. Per quanto tu possa sentirti cambiato,i problemi,la vita reale,quella che ci aspetta al varco,restano sempre quelli. Forse si fanno più grandi,o più insignificanti,ma son sempre quelli. Sempre una questione di punti di vista.
E noi?
Noi siamo sempre il club dei perdenti,una banda di brocchi. Da questo non si scappa.


Soundtrack: "Born to Lose" - Johnny Thunders and The Heartbreakers

3 commenti:

  1. Se hai aspettato troppo per dirlo? macchè, non è mai troppo tardi!

    "Qualche idea in più" è molto più di un privilegiato punto di partenza!

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  2. E' così, sempre e solo una questione di punti di vista.
    Che poi basta un attimo perchè tutto migliori, un piccolo incastro, quella tessera che collima perfettamente con il resto della nostra vita...
    Come ci si iscrive al vostro club?

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  3. @ 88tasti: sì,devo dire che è già un punto di partenza avere una minima idea di quello che si vuol fare e dei mezzi necessari..con la speranza che poi nella pratica si trovi un senso a tutti i ragionamenti..
    in fondo,come dici tu,non è mai troppo tardi!

    @ A_i : infatti,sono in attesa dei prossimi "alti",visto che da un pò sto nei "bassi"..altrimenti vado a farmi una visita oculistica,non si sa mai nella vita..!
    per l'iscrizione nessun problema,niente tessere o quote,nemmeno riuniuni annuali o gerarchie di titoli,e pensa che siamo talmente sfigati che non serve neanche la raccomandazione..ci si entra di diritto..
    è un club aperto a tutti/o..!

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