No. Non ricominciamo di nuovo.
Vedi di mettertelo in testa,non ce la farai mai,quindi vediamo di piantarla subito ed evitare di perdere tempo e risorse mentali; che già scarseggiano tra l'altro.
Perchè anche stasera,questa sera bella e calma e fresca,con la casa vuota e niente da fare (a parte studiare ovvio), la solita brutta idea mi ronza nella testa. È una mosca veramente molesta. Mi perseguita dalla terza media,anno fatidico in cui decisi di farlo..: scrivere il mio primo libro.
Non che abbia mai avuto una passione per la scrittura,mai avuto neanche voti eccezionali a scuola (dolce eufemismo per dire che galleggiavo su un relitto del Titanic come Jack e Rose). Ma visto che m'è sempre mancata una particolare bravura o inclinazione verso forme artistiche et similis,mi son detta: tentar non nuoce!
Così iniziai il mio primo libro fantasy. Ovviamente fantasy,come sono stati poi i successivi tre tentativi durante il liceo. Mai superate le 30 pagine. Ho sempre accompagnato la mia mancanza di talento con un'incostanza mostruosa. Così come ho smesso di disegnare quando tutti mi dicevano che avrei dovuto fare l'artistico. O quando ho preso in mano la prima volta la chitarra a 15 anni e,dopo la bellezza di 6 anni so fare ancora le stesse quattro canzoni. Dio quanto odio la maledetta Canzone del sole e le stramaledette trecce bionde!!
Così un paio di anni fa,cercando il lato maturo di me che dovrà pur esistere da qualche parte,ho provato ad uscire dal tunnel del fantasy e tentare qualcosa che fosse più vicino a me. Gnek! Errore anche qui. Niente di quello che scrivevo aveva realmente senso,neanche per me,figuriamoci per altri!
E poi..e poi è arrivato l'Erasmus. E in 9 mesi di Erasmus,ce ne sarebbero di cose da raccontare! Così ad aprile ho fatto l'ennessimo tentativo. Fermo a pagina cinque. Ma questa volta per un motivo diverso: avevo la volontà e sentivo quello che scrivevo. Ma non potevo inventare. Era la mia vita,era quanto di più schietto potessi scrivere,ma ogni parola mi costava un colpo al cuore e allo stomaco. Non si può scrivere della propria vita mentre ci sono avvenimenti che anche da un foglio Word possono ancora ferirti. Che poi è quello che sto facendo su questo blog. Ma una cosa è tenere uno pseudo diario di pensieri sconnessi e note derilanti..tutt'altra storia è mettere ordine in questo caos e tirarci fuori qualcosa di logico. Che poi forse è il mio grande limite,e non solo sulla carta.
Quindi per piacere,evitiamo..eh?
Soundtrack: "Useless" - Imogen Heap
venerdì 13 agosto 2010
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Su un libro,
RispondiEliminasu un blog,
su un muro...
... io ti leggerò!
e io leggerò te sempre con grande piacere! :)
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