Dio è morto.
Non il vecchio barbuto con un bizzarro senso dell'umorismo che abita sulla nuvole. Quello c'ha già lasciato da un pezzo.
Non mi riferisco neanche alla canzone di Guccini.
Oggi è morto Ronnie James Dio,storico cantante heavy metal e voce dei Black Sabbath.
Non ho mai visto un suo concerto,e a questo punto direi che sono fuori tempo massimo.
L'anno scorso sono stata al concerto degli AC/DC. Una delle serate più belle della mia vita,e non solo per la musica. L'esibizione è stata fantastica,riuscivo a sentire le vene del collo pulsare al ritmo del plettro di Angus Young,e ho quasi perso la voce tentando di seguire quella di Brian Johnson. Anche lui ha rimpiazzato una voce storica,Bon Scott,primo cantante degli AC/DC, passato ad ingrassare i vermi da un bel pò.
Detesto pensare alle cose che la mia generazione ha perso. Ebbene sì,io son sempre stata una di quelli che "odio la mia generazione,dovevo vivere negli anni 70!". Perchè la musica,la politica,la gioventù,i sogni..tutto diverso,tutto più sano..tutto più rock 'n' roll!
Un mio vecchio compagno di classe,coi miei stessi "antiquati" gusti musicali,usava girare vestito come un rockettaro anni 70,stivali da film western,cinturone,giacca di pelle. All'inizio mi sembrava fico. Poi ho iniziato a provare un pò di tristezza.
Non posso far finta di non appartenere alla mia generazione. Generazione cresciuta a cartoni animati giapponesi,ovetto kinder,il primo telefonino alle scuole medie,internet piuttosto che partita a pallone.
Non posso voler tornare ad una generazione che non solo non mi appartiene e non può rivivere nel presente,ma che è anche in qualche modo "colpevole" di aver cresciuto in questo modo orribile la mia. Perchè dai Led Zeppelin è nata Britney Spears? Perchè da Berlinguer è nato D'alema?
Durante il concerto degli AC/DC,oltre a godere di una delle musiche live più potenti mai esistite,ho avvertito intorno a me qualcosa di eccezionale: alla mia destra avevo un uomo di 50 anni,jeans e maglietta che si dimenava come un ragazzino; alla mia sinistra avevo il suo figlio 17enne,maglietta heavy metal e capelli lunghi,con gli occhi spalancati per l'incredulità di essere veramente lì,a guardarli suonare dal vivo. E non erano l'unico caso. Tutto il palazzetto era rappresentativo di due generazioni che,a pensarci normalmente,non sembrerebbero avere molto in comune. Quella sera tutti eravamo come un solo corpo. La musica ci univa in una maniera che non sono in grado di spiegare,e che credo solo la musica possa realmente offrire.
Non era un ritorno agli anni '70. Non era un tentativo di cambiare qualcosa del presente. Sono state 2 ore di pura e semplice evasione musicale. 11 mila persone finalmente unite,per qualcosa che gli toccava il cuore e la mente.
Ronnie James Dio è morto. Un'occasione in meno per evadere.
Soundtrack: "The Jack" - AC/DC
domenica 16 maggio 2010
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