"That's the whole trouble. You can't ever find a place that's nice and peaceful, because there isn't any. You may think there is, but once you get there, when you're not looking, somebody'll sneak up and write "Fuck you" right under your nose."
J.D. Salinger

martedì 11 maggio 2010

I'm Not Down

Ho una pessima memoria. Tendo a dimenticare i passaggi più importanti della mia vita immediatamente. Non so come faccio. Sarà che alcuni ricordi pretendono di parcheggiarsi in divieto di sosta e il criceto che comanda il mio cervelletto li rimuove con cocciuta caparbia.
Ma,per la serie "a volte ritornano", ogni tanto senza volerlo mi balzano davanti agli occhi come un cinghiale incazzato e bramante sangue. E non è per nulla piacevole. Se ho dimenticato certe cose,ci sarà pure un motivo. Se per settimane,mesi o anni non c'ho mai pensato,perchè a volte certe immagini mi ritornano su come una peperonata all'ora di colazione?
A volte vorrei solo dimenticare tutto,e per un breve periodo ci sono anche riuscita benissimo nascondendomi tra le braccia di qualcuno.
Ma soprattutto,con tutti i problemi reali e concreti che esistono al mondo,ma che senso ha perdersi in inutili elucubrazioni mentali su un passato che tanto col presente non ha più niente a che fare? Se è anche vero che il presente è il figlio bastardo del passato,non si può permettere che questo abortisca il futuro. Sarebbe da idioti.
Eppure quanta ragione aveva lo zio Oscar Wilde,quando diceva:

"Non c'è niente di più bello che dimenticare,se non forse essere dimenticati".

Un mantello di invisibilità sui nostri ricordi e sui ricordi di noi.
Oscillo tra apatia e desiderio di incazzarmi.
E visto che l'apatia mi sta sul cazzo,ascolto i Clash che mi ricordano cosa vuol dire il sangue che ribolle nelle vene.


Soundtrack: "I'm Not Down" - The Clash

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