"That's the whole trouble. You can't ever find a place that's nice and peaceful, because there isn't any. You may think there is, but once you get there, when you're not looking, somebody'll sneak up and write "Fuck you" right under your nose."
J.D. Salinger

lunedì 19 luglio 2010

Train Fare Home Blues

Dopo un peregrinare fatto di asfissianti giornate nel traffico capitolino,serate spese alla ricerca di scalini per culi barcollanti,e lunghi viaggi stipati in "comodi" vagoni treno simili alla bocca dell'inferno,ho finalmente raggiunto la meta della mia deportazione estiva: casa.
Voglio tralasciare l'arrivo nel piccolo e desolato anfratto del meridione che mi ha dato gli sventurati natali. Tralasciamo anche il solito impatto familiare sempre meno familiare e sempre più insofferente (almeno da parte mia,e cani esclusi). E tralasciando ovviamente ogni considerazione sul luogo,sempre più invaso da tamarragine e bestialità d'ogni tipo e con sempre meno possibilità se non quella di tornare subito in stazione e prendere il primo treno che passa per non-importa-dove..
Preferisco parlare del viaggio. Anche perchè adoro viaggiare,è una di quelle cose che,per quanto possa lamentarmi,non credo mi stancherò mai di fare. Almeno non in un futuro immediato.
E allora ti capitano delle fantascientifiche traversate in treno con improbabili compagni di ventura; questa volta mi sono ritrovata a chiaccherare per 2 ore con Alessandro,un signore di 69 anni,una creatura mitica incrocio tra Mal e Little Tony. Due ore a parlare di storia,di politica e di letteratura. L'apice è stato toccato con la lettura teatrale di una poesia di Garcia Lorca,che questo Gassman redivivo porta sempre con sè. Penso di non aver mai avuto così tanta difficoltá a trattenere le risate in vita mia. Sono anche riuscita a far passare le lacrime come commozione. Tutto ciò ovviamente mentre due miei amici,scappati al momento giusto,mi facevano segni assurdi ridendo di gusto fuori dal corridoio.
Però devo dire che a parte questa performance,il resto della discussione è stato molto interessante. Ovviamente dopo i primi dieci minuti abbiamo appurato che ci trovavamo su posizioni politiche diametralmente opposte ("Ragazza,io ho sempre votato MSI"...ahia...),ma questo non ha fatto che rendere più interessante il tutto. Anche perchè il vecchio Little Tony ne sapeva,e pure parecchio.
A Napoli,mentre noi proseguivamo,lui ha terminato il viaggio,e mentre ci fumavamo una sigaretta sul binario con una voracità propria dello sfigatissimo fumatore viaggiatore in treno,il vecchio camerata mi ha salutato dicendomi così: "Continua a cercare la verità!"
A me veniva un pò da rispondergli: "Sì certo,ma la mia di verità,sicuramente non la tua"..
però alla fine come augurio il suo ci stava.
E in fondo ho sempre pensato che non fosse tanto importante il punto d'arrivo,se intanto per arrivarci hai fatto un viaggio strepitoso.

"Andiamo. Si,ma dove? Non lo so,ma dobbiamo andare"
Jack Kerouac

Soundtrack: "Train Fare Home Blues" - Muddy Waters

5 commenti:

  1. basta che di verità si tratti...
    la tua è sicuramente la più importante...
    buon ritorno a casa!

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  2. la verità è come la libertà: non si può regalare,non si può imporre,va cercata e conquistata da soli. E se così è,allora di verità si tratta..
    grazie! :)

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  3. Hai riportato alla mia mente fatti successi anni fa durante i miei peregrinaggi in treno sia per studio che per lavoro...15 anni di pendolarismo...

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  4. Io avrei fatto precedere il "traffico" dagli "scalini"... sai... giusto per levarsi prima il pensiero. Come hai fatto a portarti questo peso fino alla seconda frase?

    Interessante la descrizione del personaggio.
    Peccato però.
    Se fossi stata da sola allora sì sarebbe stato un confronto alla pari. Magari ti saresti spinta oltre la reazione d'ironia e avresti colto la componente decadente e pirandelliana del "vecchio little" con un Garcia Lorca per ogni occasione.

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  5. @ Ellys: dopo anni di viaggi in treno della durata minima di 10 ore,posso dire di provare verso trenitalia un sentimento di "odio-amore-odio-odio". Una volta era molto più equilibrato,ma mi sa che sto invecchiando..

    @ 88tasti: hai ragione,effettivamente mi sembrava ci fosse qualcosa che suonava liricamente sbagliato,ma chissà come mai non c'ho prestato la dovuta attenzione..mi rifarò al prossimo post!
    Il personaggio era interessante quanto la descrizione,ma posso dire che,esclusa la lettura della poesia che ho trovato caricaturale oltre ogni umana sopportazione,ho preso molto sul serio e apprezzato il resto del discorso. Anche se i miei amici mi hanno odiato per avergli dato corda..ma pazienza!

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