Bollettino di guerra:Conclusa seconda settimana senza acqua calda né riscaldamenti. Pentolate d'acqua scaldate sui fornelli e sfruttamento di docce di amici vari per ovviare al problema.
Ieri, mentre con le mie due coinquiline, il ragazzo di una e un altro nostro amico, cerco di cucinare sulle dannate piastre elettriche, salta la corrente. Ci affacciamo sul pianerottolo e veniamo a sapere che anche nell'appartamento di fronte non c'è corrente. Negli altri appartamenti non si riscontra questo problema.
In nessun modo riusciamo ad agire sugli interruttori degli appartamenti. La pasta nell'acqua si avvia a scuocersi,grazie alle fantastiche piastre ELETTRICHE rimaste senza energia.
Vengo mandata in spedizione in un cunicolo sotterraneo (dato che vivo in un chiostro del '300) per raggiungere l'interruttore generale, e provare a spegnerlo e riaccenderlo. Sperando di risolvere.
Lo trovo. Abbasso la levetta. Si alza un boato di bestemmie dal piano superiore. Faccio un salto dalla sorpresa, finendo con la testa in una ragnatela bella grossa. Rialzo la levetta e riguadagno velocemente la via per gli appartamenti. Un ragazzotto alto e grosso mi viene incontro a grandi passi.
"Ma sei stata tu a staccare la corrente?"
"Essì, siam rimasti senza corrente.."
Non finisco la frase che gira i tacchi e si allontana imprecando. Riconosco l'appartamento verso cui si sta dirigendo. Il criceto nel mio cervello si blocca sulla ruota. Gli urlo:
"Ma stavate giocando a PlayStation?"
"Sì cazzo"
Il criceto casca in avanti.
"Eh,CAZZI VOSTRI!"
"Ma vaffanculo!"
"Ma VAFFANCULO TE!"
Sbam. Sento la porta sbattere. Mi fermo tre secondi rossa in faccia e ancora incredula dalla "conversazione". Attraverso il corridoio un po' imbambolata, passo davanti la porta del ragazzotto e inizio a salire le scale verso il mio appartamento. Mi fermo al terzo scalino. Torno indietro. Suono all'appartamento. Il ragazzotto mi apre.
"No scusa..tu e i tuoi amici siete incazzati come animali perché ho interrotto la vostra partita a PlayStation?"
Momento di pausa, il ragazzotto mi guarda con un'espressione un po' stupida. Non gli do il tempo di rispondere,non mi sembra necessario.
"MA VAFFANCULO!!!"
Mi piace ribadire le cose.
Mi piacerebbe ribadire anche che ho 21 anni,una laurea più lontana del previsto, e che studio 800 chilometri lontana da casa.
Che questo mi è permesso grazie ad una borsa di studio "vinta" per reddito e poi mantenuta per merito. Che comunque non devo prostrarmi a chiedere grazie a nessuno, perché non chiedo l'elemosina, ma solo i diritti che mi spettano.
Che grazie alle ultime leggi da quest'anno con ogni probabilità saremo fortunati a vedere la metà dei soldi della borsa di studio. Quella che ci spetterebbe.
Che i miei amici appena laureati non trovano un lavoro consono ai loro studi perché c'è crisi.
Che non trovano un lavoro manuale qualsiasi perché hanno sì una laurea, ma non hanno mai lavato piatti né servito ai tavoli. E quindi non sono adatti.
Io non capisco davvero se son troppo pesante. Se esagero i problemi. Ma vedo tanta rassegnazione intorno a me. E tanta paura.
E poi vedo queste scene. Ventenni che passano il giorno giocando, bevendo e cazzeggiando. Che danno un esame ogni tanto, così per passare il tempo. Che non si preoccupano se non di trovarsi una figa da trombarsi nel week end.
E poi mi chiedo perché sono single.
Questa sì che è una guerra.
Soundtrack: "My Generation" - The Who